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Nel mio scrivere, nel bene o nel male, sapendolo o no, ho sempre teso a un trapasso dall’oscuro al chiaro, come (mi pare che lo abbia detto Pirandello, non ricordo più dove) potrebbe fare una pompa-filtro, che aspira acqua torbida e la espelle decantata: magari sterile.

Primo Levi

 

Dopo il debutto al Festival di Todi 2019, arriva a Roma per la prima volta Il canto di Ulisse, reading-concerto dai testi di Primo Levi L’ultimo Natale di guerra e Se questo è un uomo, con Roberto Herlitzka, Stefano Santospago e i musicisti Alessandro Di Carlo al clarinetto e Alberto Caponi al violino. Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia Diritto e Rovescio con la curatela registica di Teresa Pedroni, era stato concepito in occasione del Centenario della nascita di Primo Levi, nel 2020, ma rimandato a causa della pandemia. In una data unica, il 21 febbraio 2022, sarà finalmente presentato al pubblico all’interno dell’Off Off Theatre di via Giulia: un sentito omaggio alla memoria interpretato da uno dei nostri più grandi attori.

L’ultimo Natale di guerra è una raccolta di vari racconti “dispersi”, scritti da Primo Levi tra il 1977 e il 1987 per diversi giornali-riviste, editi postumi; Il canto di Ulisse è invece, all’interno di “Se questo è un uomo”, l’episodio in cui più intensamente e consapevolmente vediamo i personaggi elevarsi al di sopra dell’atmosfera del lager con versi, quelli di Dante, che hanno il potere di evocare un mondo di spazi aperti, orizzonti sterminati, mari e montagne familiari, oltre il confine dei lager.

Ulisse è l’uomo che esprime una delle sue aspirazioni più alte, il desiderio di conoscenza: (“Considerate la vostra semenza: / Fatti non foste a viver come bruti, / Ma per seguir virtute e conoscenza”) e la regia de Il canto di Ulisse ha immaginato un viaggio dove il protagonista Primo Levi racconta momenti del suo vissuto tragico nel lager con una grande limpidezza, animato da un grande sentimento di pietas per tutti i suoi compagni,” i sommersi”.

“Sono frammenti di ricordi di vita del lager vissuta con quel 174517 marchiato sull’avambraccio sinistro – sottolinea Teresa Pedroni – vita di cui Primo Levi si è reso testimone con la sua opera letteraria per salvare la memoria di tutta l’umanità dal “Male”: ricordare per noi non dev’essere solo uno strumento culturale, ma un dovere morale: in questo momento storico più che mai”.

Lo spettacolo, con presentazione obbligatorio di Super green pass e mascherina FFP2, è un atto unico con inizio alle ore 21:00. I biglietti, a partire da € 15, sono acquistabili sul sito del teatro o direttamente al botteghino.